giovedì 27 giugno 2013

European digital behaviour study 2013: l’e-commerce.


E’ uscita una nuova indagine di carattere europeo sul comportamento digitale degli utenti europei da parte di ContactLab. Il primo capitolo, in collaborazione con Netcomm, ha riguardato il fenomeno dell’e-commerce.


Mettendo a confronto le abitudini degli web-shopper di Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna (un campione di 61.000 utenti internet) si possono cogliere le differenze di abitudini delle 5 nazionalità prese in esame, e, come già accaduto in altre indagini, emerge la potenzialità del nostro mercato. Tra gli utenti che almeno una volta alla settimana si collegano online solo il 34% fa un acquisto (contro  il 90% degli inglesi, l’87% dei tedeschi, il 79% dei francesi e il 52% degli spagnoli). Di contro (e la percentuale è praticamente in linea con gli altri europei) arriva all’89% il numero dei navigatori che proprio nel web va a cercare informazioni su prodotti e marchi.

Insomma l’italiano medio usa internet per lo shopping ma alla fine deve toccare il prodotto per acquistarlo. Ma non è solo la mancanza di fisicità la barriera, c’è anche la diffidenza sui metodi di pagamento e i timori sulla logistica (vedi tabella sotto).



Se è vero che è la fiducia l’aspetto che va coltivato da parte dei merchant per creare un rapporto tra il consumatore e i propri marchi e prodotti, questo vale all’ennesima potenza per l’italiano digitale.

Tra l’altro va segnalato che tra chi fa shop online, la carta prepagata solo in Italia è il metodo di pagamento preferito, attestandosi al 48% (contro il 7% in UK, il 5% in Germania, il 10% in Francia, il 14% in Spagna); negli altro paesi prevale Paypal.

C’è quindi da “educare” il navigatore italiano, ma anche aiutarlo a superare i pregiudizi nei confronti del mercato digitale, affinché  quella potenzialità di domanda digitale si tramuti in scambio commerciale vero e proprio. Sono infatti l’8% i navigatori italiani propensi a fare il loro primo acquisto nei prossimi 12 mesi (diventano il 58% se si considera un futuro più indefinito).

Del resto siamo un popolo che non legge le istruzioni, quindi figuriamoci a leggere i termini e le condizioni di acquisto. J


Un settore più specifico dell’e-commerce è quello del mobile, ed anche qui ci differenziamo: perché se pure un italiano (utente internet) su due possiede uno smartphone, solo la metà lo usa per connettersi. E lo fa per lo più per leggere e scrivere mail, informarsi e utilizzare social network: solo il 20% dei mobile users fa acquisti online. Anche in questo contesto, essendo i fanalini di coda tra le nazioni interessate dal report, non possiamo che crescere!

Altri numeri e grafici possono essere consultati facendo il download del report su ContactLab.Com.

Anche l’indagine 2012 di ContactLab sull’e-commerce è stata commentata qui.



Commentate pure, meglio però se non siete d’accordo

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